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Bmotion danza 2017: le riflessioni delle ABCDance bloggers

19 settembre 2017 Commenti disabilitati su Praticare danza durante BMotion 2017: il punto di vista del gruppo Audience Development Views: 1677 In depth, News, Posts

Praticare danza durante BMotion 2017: il punto di vista del gruppo Audience Development

Operaestate Festival Veneto e CSC Centro per la Scena Contemporanea, in partenariato con l’ente di formazione IRIGEM,  all’interno delle sue progettualità dedicate alla crescita del pubblico come protagonista e soggetto attivo e critico, ha promosso un percorso di alta professionalizzazione dedicato all’Audience Development, interamente finanziati dalla Regione Veneto – Direzione Istruzione e Formazione. Durante le giornate di BMotion Danza 2017, il gruppo ha vissuto a 360° le giornate di festival: noi li abbiamo incontrati, ecco la loro esperienza!

 

Esperienza di un festival in 17 esercizi sperimentati in 3 giorni da 10 spettatori privilegiati

  1. Ritrovarsi a piedi nudi sul prato e sentirsi catapultati col proprio corpo dentro al festival e sperimentare il proprio limite durante una classe di Dance Well. Sperimentare l’inclusione sociale, sentire e vedere l’arte nei corpi.
  2. Conoscere buoni esempi di progetti europei come Dancing Museum, che sperimentano lo spaesamento dello spettatore all’interno del museo grazie all’inserimento di produzioni artistiche.
  3. Avere voglia di invadere le istituzioni museali del nostro paese dopo aver ascoltato la presentazione del progetto Dancing Musem.
  4. Riflettere sul fatto che i network migliori nascono fra persone non fra enti.
  5. Ascoltare della primavera di Praga dalla referente di Tanec Praha. Scoprire l’effetto dell’apertura dei confini, e dell’enorme sete di danza contemporanea in un paese che ha vissuto un lungo periodo di chiusura culturale.
  6. Farsi attraversare da pensieri e sensazioni di flusso, contatto, tensione, comunità, durante lo spettacolo Becoming.
  7. Vedere agire con i corpi la rottura dei confini, la distruzione degli stereotipi, la molteplicità di culture e linguaggi con lo spettacolo Maps.
  8. Comprendere quali sono le azioni per comprendere un progetto come un esperimento di cui si misurano i risultati durante l’incontro con la valutatrice del progetto europeo Pivot Dance.
  9. Chiedersi “perchè la danza” insieme al presidente della piattaforma europea Aerowaves.
  10. Sentire il punto di vista dell’artista Giorgia Nardin.
  11. Ricevere forza, energia ed emozioni nel racconto della paternità dello spettacolo Daughter Daughter.
  12. Vedere i cittadini protagonisti di un festival come ambasciatori della danza durante l’intervista pubblica all’Audience Club.
  13. Pensare alla danza come strumento per guardare il mondo in modo diverso.
  14. Commuoversi durante la bellezza, la cura e l’ironia dello spettacolo Stabat Mater, in cui il tremore si fa metafora.
  15. Ricercare un vocabolario comune e un sistema di lunguaggi per parlare di danza e poter articolare un pensiero critico.
  16. Provare angoscia e rimescolamento emotivo durante lo spettacolo Animal Triste come un racconto del disagio contemporaneo.
  17. Fare esperienza della bellezza della complessità unita alla precisione tecnica dell’ibridazione dei linguaggi scenici durante lo spettacolo Candies Camouflage.

A cura del gruppo Audience Development 

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