MENU

Trittico italiano: “Somiglianza” di Mattia Russo e Antonio de...

Trittico italiano: “Bloom” di Daniele Ninarello

6 agosto 2019 Commenti disabilitati su Trittico italiano:”Don’t, kiss” di Fabio Liberti Views: 1921 News, Photo Gallery, Posts, Read, Watch

Trittico italiano:”Don’t, kiss” di Fabio Liberti

ITA | 31 luglio 2019, Teatro Remondini, Bassano del Grappa | “Don’t, kiss” di Fabio Liberti

Fabio Liberti è un coreografo e danzatore di origine piemontese trapiantato da una decina di anni in Danimarca, a Copenaghen. “Don’t, kiss” è il passo a due che lo vede anche protagonista insieme a Jernej Bizjak, a cui ha dato vita circa un paio di anni fa, e che è ancora soggetto a nuovi e piccoli assestamenti, non ultimi quelli fatti prima di salire sul palco del Teatro Remondini di Bassano – come ci ha rivelato il coreografo nell’incontro prima dello spettacolo. Lo spettacolo è andato in scena nella serata Trittico italiano, insieme a “Somiglianza” di Mattia Russo e Antonio de Rosa e a “Bloom” di Daniele Ninarello.

«I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno … I ragazzi che si amano si baciano in piedi» scriveva Jacques Prevert. In “Don’t, kiss” un uomo e un uomo stanno in piedi uno di fronte all’altro, con gli occhi e le bocche che si fondono in un tutt’uno, e sembrano esistere solo per loro stessi. Il bacio è l’inizio dell’arsione. È il magnete da cui scaturisce ogni movimento. È drammaturgia. È una finestra aperta sulle tensioni contrarie e contrapposte che governano ogni legame d’amore. Come già tanto ci hanno raccontato il bacio di Klimt, di Hayez, di Munch, di Chagall e Belle, di Desnau, di Brancusi o l’indimenticabile e straziante bacio nel passo a tre dei Peeping Tom in Le Salon, a cui la performance potrebbe far pensare. Il corpo è qui impegnato più che mai a sperimentare ogni singola possibilità di movimento, di spinta, di trazione, ma anche di intersezione, di incastro, di avvolgimento l’uno nell’altro. Le posizioni dei corpi sono reali, cercate, sudate e sembrano suggerire la palpabilità di un sentimento: tenerezza, passione, dolore, gentilezza, conflitto, sessualità, debolezza, rancore, lontananza. I due interpreti si spostano lungo il palcoscenico mantenendo il bacio, e se si separano è solo per poi riunirsi nuovamente. Il bacio diventa così un gioco ravvicinato di forze, di leve, di peso e anche di libertà, armonia e leggerezza dell’essere amato.

di Rita Borga

Qui il photo-racconto di Riccardo Panozzo

The English translation follows the photo story

  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti
  • "Don't, kiss" by Fabio Liberti

ENG | 31 luglio 2019, Teatro Remondini, Bassano del Grappa | “Don’t, kiss” by Fabio Liberti

Fabio Liberti is a choreographer and dancer from the Piemonte region, who has been based in Copenhagen, Denmark for the past ten years. “Don’t, kiss” is a pax des deux he created a couple of years ago, in which he also stars together with Jernej Bizjak, and which is still subject to new and slight adaptations, not least those made before coming to the stage of Teatro Remondini in Bassano- as the choreographer disclosed to us in the meeting before the show. The performance was brought to the stage on the evening of Trittico italiano, together with “Somiglianza” by Mattia Russo and Antonio de Rosa and “Bloom” by Daniele Ninarello.

“Young people in love aren’t there for anyone… Young people in love kiss each other standing up” wrote Jacques Prevert. In “Don’t, kiss” a man and a man stand one in front of the other, their eyes and mouths melting in one, and they seem to exist for themselves only. The kiss gives way to the arson. It is the magnet from which each movement breaks out. It is dramaturgy. It is a window onto the opposing and contradictory tensions that govern every bond of love. As already transmitted by the kiss of Klimt, Hayez, Munch, Chagall and Belle, of Desnau, of Brancusi or by the unforgettable and agonising kiss in the pas de trois of the Peeping Toms in Le Salon, which the performance may call to mind. Here, the body is engaged more than ever in experimenting with each and every possibility of movement, of push, traction, but also of intersection, of wedging in, of wrapping one into the other. The placement of the bodies is real, sought after, hard-earned and seems to suggest the tangibility of an emotion: tenderness, passion, pain, kindness, conflict, sexuality, weakness, resentment, detachment. The kiss thus becomes a close-up game of forces, levers, weight and even of freedom, harmony and lightness of being loved.

English translation by Elena Baggio

 

Operaestate Danza, 31 luglio 2019
Teatro Remondini,Bassano del Grappa

per la serata Trittico italiano
“Don’t,kiss”
coreografia Fabio Liberti
con Jernej Bizjak e Fabio Liberti
musica Per di Henrik Mäenpää
co-produzione Institute O.I

Tags: ,

Comments are closed.