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5 febbraio 2018 Commenti disabilitati su Il diritto alla danza. Inizia Migrant Bodies-moving borders Views: 3824 News, Projects

Il diritto alla danza. Inizia Migrant Bodies-moving borders

Danza come diritto di una comunità. Sono queste le parole che più hanno convinto la Commissione Europea a promuovere la continuazione del progetto Migrant Bodies, con una nuova identità: un trattino, un confine, una barriera. Migrant Bodies-moving borders (2018-2019) è stato presentato in conferenza stampa il 1 febbraio 2018, uno dei 4 progetti Europei che la città di Bassano del Grappa, attraverso il CSC Centro per la Scena Contemporanea, si è aggiudicata nel 2017 nell’ambito di Europa Creativa 2014-2020.

Un trattino, un memento per lavorare sulla fluidità dei confini, un’emergenza che non si può non trattare né considerare. È ancora una volta la fucina aggregativa di Roberto Casarotto a lanciare la nuova sfida: sperimentare, sviluppare ed identificare pratiche di danza inclusive. Inizia così a febbraio (dal 19 al 24) la prima tappa italiana con l’obiettivo di sviluppare una ricerca internazionale, incentrata sull’identificazione, lo sviluppo e la sperimentazione di azioni innovative e rilevanti per l’inclusione di rifugiati e migranti attraverso pratiche di danza e movimento.

Come ricorda l’assessore Giovanni Battista Cunico, la danza ha la forza di un linguaggio che riesce ad abbattere qualunque barriera, sia essa linguistica, ereditaria o religiosa. E come ribadisce Roberto Casarotto «l’X factor della danza è trasformare un limite in un’opportunità». La danza, con la sua natura internazionale, ha la potenza di connettere gli individui, ponendosi storicamente come precursore alle investigazioni scientifiche. Ecco perché è importante operare oggi in termini di impatto sociale, porre attenzione alle nostre origini e al nostro futuro, in un contesto in cui il concetto di demografia e cittadinanza sta mutando.


Un progetto che si basa sul senso di responsabilità che dobbiamo avere nei confronti della nostra società. Quattro le residenze di questo primo percorso che coinvolge, oltre a CSC Centro per la Scena Contemporanea per l’Italia, D.ID Dance Identity (Austria), La Briqueterie centre de developpement choregraphique Val-de-Marne (Francia) e Hrvatski Institut Za Pokret I Ples – HIPP (Croazia). I quattro coreografi rispettivi – Andrea Rampazzo (IT), Katharina Senk (AT), Jordi Gali (FR) e Žak Valenta (HR) – guidati dalla drammaturga Monica Gillette, inizieranno a sviluppare una ricerca incentrata sull’identificazione, lo sviluppo e la sperimentazione di pratiche di danza contemporanea rilevanti per l’inclusione di rifugiati, richiedenti asilo e migranti.

Le pratiche che i coreografi svilupperanno saranno raccolte in una pubblicazione, uno strumento pensato per chi opera in ambiti interculturali, utile per la disseminazione del sapere e la professionalizzazione di artisti, mediatori culturali e operatori sociali. Il progetto prevede che gli artisti coinvolti entrino in dialogo con scrittori, registi, organizzazioni e associazioni che operano con profughi, richiedenti asilo e migranti, e allo stesso tempo coinvolgano enti della formazione, università, esperti e cittadini dei territori di appartenenza. L’obiettivo è quello di generare nuovi strumenti che arricchiscano professionalmente le competenze di chi opera per l’inclusione sociale dei cittadini e nuovi abitanti delle città in questione.

Così questa prima tappa (19/24 febbraio), che si svolgerà al Museo Civico di Bassano del Grappa, vedrà ogni mattina gli artisti selezionati proporre delle speciali classi di danza che prevedono la partecipazione, oltre che dei cittadini bassanesi che già frequentano le classi di Dance Well, anche di rifugiati e migranti coordinati dall’associazione Casa a Colori, insieme agli studenti del Liceo Brocchi. Con l’artista italiano Andrea Rampazzo saranno coinvolte nelle attività di ricerca artistica a Bassano del Grappa, la giornalista Lara Crippa, le coreografe Giovanna Garzotto e Anna Bragagnolo, gli insegnanti del progetto Dance Well-movement research for Parkinson e l’associazione Nolimita-C-tions rete di insegnanti di danza.

Il progetto prevede inoltre ulteriori sviluppi, sia nei contesti scolastici, sia nella creazione di itinerari performativi, al fine di completare il respiro mondiale che si è prefisso.

Stay tuned…

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