9 Settembre 2018 | È un erotismo febbrile e malinconico, quello delle opere di Egon Schiele (1890-1918). I suoi sono corpi ossuti, nervosi, agitati da un segno mai calmo, mai di superficie, sempre graffiante e precursore. A lui e alle sue opere è dedicato I corpi di Schiele, performance di danza di durata, ideata e realizzata dal collettivo Dance Makers, e ospitata nelle suggestive sale della Galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda, a Feltre.
“Lascia che uno nell’altro si sprofondino, per resistersi”- scriveva Rilke. Quello sprofondare l’uno nell’altro, quell’incredibile precipitare dei corpi uno dentro l’altro, Schiele lo raffigurò in una delle sue opere più famose – L’abbraccio– datata 1917. Nell’amplesso degli amanti riusciamo a intuire il mondo, spaccato in due. Fuori c’è la guerra, un fuori che non vediamo ma che sappiamo esistere. Fuori ci sono la distruzione e la morte. Dentro c’è il calore dell’amore, il suo afrore concitato, il suo contatto appassionato. A quest’opera è ispirata la danza di Andrea Rampazzo e di Selamawit Biruk, artista etiope. I loro corpi giovani si intrecciano con un ardore e un’intensità che commuove e racconta molto di più di una storia d’amore. Nel loro abbraccio sentiamo il sollievo, dopo una fuga disperata da qualcosa di orribile e immenso; vediamo il riparo adorato, dove il desiderio si riposa e annega di libertà ritrovata. Il loro abbraccio è approdo dopo il pericolo scampato; è sbarco; è salvezza, dopo buio e disperazione. Toccarsi e stringersi, bendati, è salvarsi, è salvare l’altro dal mare nero della morte. Questa stessa intensità d’intenzione, questa stessa potenza e sincerità del gesto la ritroviamo anche nell’assolo di Lamin Suno, artista del Gambia, che si è lasciato ispirare dal carboncino Donna seduta con ginocchio sollevato. E poi, proseguendo la visita della Galleria, proseguono anche i “quadri animati” interpretati dagli altri artisti del collettivo Dance Makers e da Siro Guglielmi. Gli esiti di queste incursioni fisiche nel segno di Schiele sono efficaci, originali, convincenti. Anna Grigiante, Beatrice Bresolin e Ilaria Marcolin scelgono una trascrizione molto fedele e pittorica delle opere di Schiele, mentre Siro Guglielmi flirta con ironia e disincanto con il suo alter ego e silhoutte Mime van Olsen. Qui la nostra cronaca per immagini.
Testo e foto di Anna Trevisan
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"I corpi di Schiele" | Beatrice Bresolin | "Donna reclinata con calze verdi"
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Galleria Rizzarda, Feltre
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"I corpi di Schiele", Dance Makers, Galleria Rizzardo, Feltre
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"I corpi di Schiele" | Beatrice Bresolin | "Donna reclinata con calze verdi"
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"I corpi di Schiele" | Andrea Rampazzo e Selamawit Biruk | "Gli amanti (L’abbraccio)"
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"I corpi di Schiele" | Andrea Rampazzo e Selamawit Biruk | "Gli amanti (L’abbraccio)"
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Lamin Suno | "I corpi di Schiele", Galleria Rizzarda, Feltre
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Lamin Suno | "I corpi di Schiele", Galleria Rizzarda, Feltre
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Galleria Rizzarda, Feltre
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Lamin Suno | "I corpi di Schiele", Galleria Rizzarda, Feltre
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Galleria Rizzarda, Feltre
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"I corpi di Schiele" | Andrea Rampazzo e Selamawit Biruk | "Gli amanti (L’abbraccio)"
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Galleria Rizzarda, Feltre
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"I corpi di Schiele" | Andrea Rampazzo e Selamawit Biruk | "Gli amanti (L’abbraccio)"
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"I corpi di Schiele" | Siro Guglielmi | "Mime van Osen"
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"I corpi di Schiele" | Siro Guglielmi | "Mime van Osen"
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"I corpi di Schiele" | Anna Grigiante | "Nudo piegato in avanti con calze blu"
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"I corpi di Schiele" | Anna Grigiante | "Nudo piegato in avanti con calze blu"
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"I corpi di Schiele" | Anna Grigiante | "Nudo piegato in avanti con calze blu"
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"I corpi di Schiele" | Vittoria Caneva | "Donne recline"
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Galleria Rizzarda, Feltre
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"I corpi di Schiele" | Siro Guglielmi | "Mime van Osen"
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"I corpi di Schiele" | Siro Guglielmi | "Mime van Osen"
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Siro Gugliemi | "I corpi di Schiele", Galleria Rizzarda, Feltre
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Siro Gugliemi | "I corpi di Schiele", Galleria Rizzarda, Feltre
I CORPI DI SCHIELE
Operaestate, 9 Settembre 2018
Galleria d'Arte Moderna Carlo Rizzarda, Feltre
Creazione e interpretazione: Andrea Rampazzo e Selamawit Biruk, Anna Grigiante,
Beatrice Bresolin, Ilaria Marcolin, Lamin Suno, Siro Guglielmi, Vittoria Caneva
Tags: dance makers, Migrant Bodies
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She is currently a writer, a blogger and a free-lance journalist. She graduated in philosophy in Venice, where she also worked with the Venice Biennale - D.M.T. (Dance Music Theatre), Art and Architecture for 7 years. From theatre, her first passion, she migrated towards the world of visual arts, writing reviews and critiques for almost fifteen years. After her master’s degree in Communication at Il Sole 24 Ore newspaper in Milan and, subsequently, her masters degree in Intercultural Studies at the University of Padua, she has continued to write for several different publications.
She is editor and contributor for Finnegans online and contributor for CULT-Web TV.
Her blog is: Multiculti. Just another day on earth.
She published:
Album Groggia (Curated by) Venice Council, 2010;
Interensemble. Il punto sui trent’anni (Curated by) CLEUP University Press, 2015;
“In viaggio verso dove” (in the antology: Tre d’amore, Tracciati Editore, 2014;
“La bicicletta” in the antology: Dammi Cinque, Tracciati Editore, 2017;
"Un treno nella storia. La Grande Guerra in Valsugana. Quattro storie", Ass. Culturale Platform Z, 2018.
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