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Praticare danza durante BMotion 2017: il punto di vista...

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20 settembre 2017 Commenti disabilitati su Bmotion danza 2017: le riflessioni delle ABCDance bloggers Views: 1640 Dance Companion, News

Bmotion danza 2017: le riflessioni delle ABCDance bloggers

Provando a mettere insieme tutti i sassolini lanciati con i nostri hashtag – per creare una mappa di Bmotion Danza 2017 #bmotiondanza2017 abbiamo realizzato che la danza ospite di questa edizione è riuscita ad abbattere molti confini, a cominciare da quelli spaziali.
La danza ha abitato parchi e musei #dancingmuseums, palazzi e chiese, reinventando le traiettorie dello sguardo, la percezione fisica dello spazio, quella emozionale del suono e della luce; e, quando infine è tornata in teatro, non solo ha accolto il pubblico sul palco, ma lo ha anche reso partecipe di un’esperienza #danzadicomunità.

La quarta parete è venuta meno, ed è prevalsa la voglia di coinvolgere il corpo del pubblico, di farlo entrare nel vivo di un processo creativo, di dargli degli strumenti per dare voce in modo costruttivo alle sue opinioni #audiencedevelopment. Altre volte il pubblico è stato accompagnato e ascoltato, stando seduti al suo fianco durante l’intera performance #dancecompanion. È emersa una grande voglia di dialogo e confronto, per condividere insieme idee e progetti, e per vederli poi realizzati e, a loro volta, condivisi #pivotdance.

Ed è tanta anche la voglia di crescere, di imparare, di allenare il movimento, valorizzare il gesto, la voce, l’ascolto dell’altro #bclass2017. La danza ha incontrato nuovi pubblici, lasciandosi guardare e raccontare dagli occhi sinceri e diretti dei bambini di #minibmotion2017 che, attraverso i loro disegni, hanno ritratto in maniera essenziale, creativa e potente gli spettacoli #feedback2017, accordando loro un’attenzione e una purezza di ascolto sorprendenti e commoventi e restituendo così alla danza quella perduta meraviglia e quell’entusiasmo che invitano anche noi adulti a ri-aprire lo sguardo.

In più di qualche occasione, la danza si è espressa anche attraverso la parola, diventando la vera co-protagonista di molti degli spettacoli del Festival. La parola, non importa in quale lingua, intesa come riscoperta della voce, come Musa ispiratrice di nuove spinte e accelerazioni ritmiche, di rapsodici movimenti che spiazzano lo spettatore. Ed è attraverso la parola che abbiamo raccontato parte di questo Festival, condensandola in editoriali giornalieri #editoriale2017, e in recensioni brevi #danzainpillole o trasmettendola in viva voce, nelle audio interviste in diretta fatte a coreografi, operatori, danzatori #danzadascoltare #caffèdautore.

Ci si è continuato ad interrogare infatti sulle nuove forme di comunicare la danza, e su come l’utilizzo di forme digitali, sia in scena che fuori dal palco, diano spazio alla creatività e alla critica innovativa multimediale #dancemakers.

E il corpo? Lo strumento deputato alla danza per antonomasia? È ancora uno strumento rivoluzionario, vivo, senza più confini di età, peso, genere #dancingwomen #DanceWell che continua ad inglobare tematiche in bilico tra muscoli rabbiosi e liquidi contatti.

Quale dunque il #compitoggidelladanza? Forse mappare questo nostro mondo migrante e digitale, ma a volte terribilmente solo, alla continua ricerca di espressione, di individualità, di senso. Noi continueremo a gettare sassolini, A B C D, spunti di riflessione, testimonianze, interrogativi, perché ci piacerebbe che non solo venissero abbattuti i confini, ma che anche altri universi si mettessero a danzare.

Rita Borga | Lara Crippa | Anna Trevisan

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