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“Dialogo Terzo: In a landscape” | Review ENG/ITA

28 agosto 2020 Commenti disabilitati su 3 passi: un giardino tutto particolare | Recensione Views: 1612 News, Nuovi sguardi | Guazzo & Testolin, Photo Gallery, Photo Gallery | Riccardo Panozzo, Posts, Read, Reviews

3 passi: un giardino tutto particolare | Recensione

Una questione inevitabile, in questo momento così particolare, riguarda gli spazi all’aperto; come adattarli alle nuove esigenze di una situazione inedita? La proposta di Operaestate Festival Veneto ha chiamato a collaborare tre artiste già note a Bassano del Grappa: Silvia Gribaudi, la cui cifra ironica ha da sempre conquistato il pubblico, Chiara Frigo, nella cui Ballroom molti avranno danzato, e infine Marigia Maggipinto, la cui danza della Nelken Line di Pina Bausch aveva riempito le sale dei Musei Civici in occasione della Giornata Internazionale della Danza 2019. Proprio il 29 aprile 2020, invece, il pubblico ha potuto avere un piccolo assaggio della loro nuova collaborazione, 3 Passi, che ha trovato infine realizzazione nel Giardino Parolini ad agosto durante BMotion Danza.
Fin dall’inizio, accompagnati in una passeggiata nel verde, i partecipanti sono invitati a gustare i rumori interni ed esterni al giardino; è subito dopo, però, che si comprende del tutto a che cosa ci si trova di fronte: delle indicazioni sul terreno invitano infatti a cercare il primo indizio. Il primo passo di questa caccia al tesoro si popola allora di ricordi del passato proiettati verso il futuro, dai ripensamenti per i propri amori vissuti verso noi nel 2030. La presenza delle tre ideatrici del progetto dialoga continuamente, tra parole e movimenti, con il pubblico, vero costruttore e protagonista di questo particolare percorso. La seconda indicazione conduce verso l’Orto dei Semplici, dove lo spazio risulta popolato da una ciclica danza circolare; quando oramai lo spettatore risulta completamente immerso nella stillness dell’atmosfera, dopo uno sguardo d’invito comincia a sfiorare i rami della siepe che costituisce questo peculiare confine danzato, trovando così il nome della propria pianta, i cui semi corrispondenti sono lasciati appositamente alla fine del gioco, il terzo passo. Ad attendere tutti e tutte alla conclusione stanno pronti dei veri e propri souvenirs personali con delle indicazioni per sperimentare appieno la comunione di questa totale performance, che altro non è che lo spazio circostante.
Quando senti che questa performance è finita puoi applaudire.
Si può solo immaginare, attraverso questo gioco coreografico che riguarda sé e gli altri, cosa ognuno/a abbia lasciato tra gli alberi del Giardino Parolini. Qualcosa resta, in ogni caso: vuoi un contatto corale, vuoi una danza offerta sulle radici, creando così un piccolo repertorio di esistenze al quale attingere e al quale contribuire. Una particolare narrazione emotiva di quello che, in qualche modo, ci si è trovati a vivere.

di Tommaso Testolin
Foto di Riccardo Panozzo

  • 3 passi | Frigo / Gribaudi / Maggipinto
  • 3 passi | Frigo / Gribaudi / Maggipinto
  • 3 passi | Frigo / Gribaudi / Maggipinto
  • 3 passi | Frigo / Gribaudi / Maggipinto
  • 3 passi | Frigo / Gribaudi / Maggipinto
  • 3 passi | Frigo / Gribaudi / Maggipinto
  • 3 passi | Frigo / Gribaudi / Maggipinto
  • 3 passi | Frigo / Gribaudi / Maggipinto

3PASSI

prima nazionale – produzione del festival

ideazione Chiara Frigo, Silvia Gribaudi, Marigia Maggipinto

produzioneZebra

in collaborazione con
Operaestate Festival Veneto

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