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29 luglio 2022 Commenti disabilitati su COMMUNICATING DANCE | It’s not a game | “Igra” by Kor’Sia ENG/ITA Views: 909 News, Photo Gallery, Read, Reviews

COMMUNICATING DANCE | It’s not a game | “Igra” by Kor’Sia ENG/ITA

(La versione in lingua italiana segue quella inglese)

ENG | Igra is a Russian word meaning ‘game’. A cryptic homage to Jeux (1913), a little-known work sequenced by Vaslav Nijinsky and set to Claude Debussy’s music for the Ballets Russes, and from which the two choreographers, Mattia Russo and Antonio De Rosa, subsequently drew inspiration.

But Kor’Sia‘s version for Operaestate Danza is no game, as evidenced by the meticulous and disenchanted narration. It is a well-thought-out and well-paced tale in images, modulated through continuous flashbacks and temporal digressions, set in an unrelenting oscillation between lost lyricism and the ferocity of a past/present that engulfs everything. It transforms relationships into competition; society into a large combative tennis court, opponents into foes and rivalry into lynching.

The tennis player-dancers move geometrically and with military precision, angular and abrupt, in a dictatorship of gesture that quashes all tenderness, all tranquillity, all sensuality. It embodies an arbitrary reversal of Classicism, seen as an exasperation with unmitigated superficiality. But “Nijinska dance” [cf. interview with the choreographers] reveals a vehement reaction against the inanimate and geometric radiance of power, freeing all the suppressed multicoloured power of Eros within a deferred time and space. Nijinska’s dance, in ripost to art historian Johann Joachim Winkelmann’s definitive neoclassical influence, reminds us that the statues of the gods were indeed in colour.

Anna Trevisan

English translation by Jim Sunderland

Photos by Roberto Cinconze

  • Operaestate Danza 2022 - Dedicato a Canova | "Igra" di Kor'Sia. Foto di Roberto Cinconze
  • Operaestate Danza 2022 - Dedicato a Canova | "Igra" di Kor'Sia. Foto di Roberto Cinconze
  • Operaestate Danza 2022 - Dedicato a Canova | "Igra" di Kor'Sia. Foto di Roberto Cinconze
  • Operaestate Danza 2022 - Dedicato a Canova | "Igra" di Kor'Sia. Foto di Roberto Cinconze
  • Operaestate Danza 2022 - Dedicato a Canova | "Igra" di Kor'Sia. Foto di Roberto Cinconze
  • Operaestate Danza 2022 - Dedicato a Canova | "Igra" di Kor'Sia. Foto di Roberto Cinconze
  • Operaestate Danza 2022 - Dedicato a Canova | "Igra" di Kor'Sia. Foto di Roberto Cinconze
  • Operaestate Danza 2022 - Dedicato a Canova | "Igra" di Kor'Sia. Foto di Roberto Cinconze

ITA | Non è un gioco | “Igra” di Kor’Sia

“Igra” è una parola in lingua russa che significa “gioco”. Un criptico omaggio a “Jeux” (1913), opera pressoché sconosciuta creata da Nijinskji sulla musica di Claude Debussy per i Balletti Russi, e alla quale i due coreografi Mattia Russo e Antonio De Rosa si sono ispirati.

Non è un gioco però la narrazione lucida e disincantata restituita dalla versione proposta da Kor’Sia per Operaestate Danza. Un racconto per immagini ben pensato, ben scandito, modulato in continui flashback e digressioni temporali, in un’oscillazione continua tra lirismo perduto e ferocia di un passato/presente che ingoia tutto, trasformando la relazione in competizione, la società in un grande campo da tennis, l’agonismo in linciaggio e l’avversario in nemico.

I danzatori- tennisti si muovono marziali e geometrici, spigolosi e bruschi, in una dittatura del gesto che stritola ogni morbidezza, ogni languore, ogni sensualità, incarnando un arbitrario rovesciamento interpretativo della Classicità, intesa come esasperazione della pura superficie. Ma “la danza di Nijinska” [cfr. intervista ai coreografi] si ribella con intensità al lucore inanimato e geometrico del potere, liberando in un tempo e in uno spazio sospesi tutta l’interdetta potenza policroma di Eros. La danza di Nijinska ci ricorda che, contrariamente alla vulgata neoclassicista winkelmaniana, le statue degli dei erano a colori.

Anna Trevisan

Foto di Roberto Cinconze

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