Lo stile barocco con la sua sensibilità tutta tesa a colpire e a stupire gli aspetti più emotivi dell’immaginazione attraverso la forte dimensione teatrale, l’esuberanza e la ricerca del dettaglio è da sempre fonte di ispirazione tematica.
Non è un caso quindi che Ed Wubbe, coreografo e direttore artistico della Scapino Ballet Rotterdam, storica compagnia olandese, si sia ispirato proprio al periodo barocco per il suo «Pearl», spettacolo andato in scena in prima nazionale per Operaestate Festival al PalaBassano.
In questo caso però, la tendenza barocca e la cultura della danza contemporanea,sebbene distinte sul piano teorico,si presentano in Pearl ben intrecciate e poco separabili e regalano alla coreografia una forte identità persuasiva.
Gli stessi costumi riprendono l’esuberanza decorativa barocca ma trovano in quel contrasto tra ricco e povero, bello e decadente su cui Wubbe ha voluto porre l’accento, quel carattere emotivo, quell’accenno “carnale” che smorza la tendenza a una bellezza idealizzante e restituisce ai suoi danzatori un senso di grazia e delicatezza sinonimi della vera eleganza.
l’elemento sinuoso non manca…
le trasparenze sembrano contenere presenze reali…
ma l’oro luccicante di cui tanto si può vantare l’epoca barocca lascia il posto al madreperla traslucido effetto rugiada…
e al contrario, le sfumature delicatissime con le quali le donne a corte usavano incipriarsi il viso, il collo e il decoltè diventa un evidente cerone bianco che in qualche modo tradisce l’incanto e prefigura un mondo circense verso cui Ed Wubbe si sta già dirigendo…
Rita Borga
foto Anna Trevisan
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