“Finché non attraversiamo fisicamente un luogo questo non esiste”.
Che impatto può avere l’arte sullo sviluppo urbano? Così come la natura anche l’arte sempre più spesso si riappropria di spazi dimenticati, restituendo “ricchezza” e una sorta di biodiversità a frammenti urbani divenuti per la moltitudine insignificanti: un “Terzo paesaggio” per dirla alla Gilles Clément.
“Mind your step” è un progetto di ricerca ideato da Giulia Galvan all’interno del progetto europeo Léim, la cui prima fase sarà realizzata durante BMotion Danza, il percorso annuale di Operaestate Festival Veneto dedicato al contemporaneo.
Abbiamo chiesto a Giulia di presentarci il progetto e di raccontarci come intende portare avanti la sua personalissima indagine: guarda l’intervista cliccando sull’immagine.
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