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#dancecompanion | «West End» by Chiara Frigo

Stabat Mater Godder 5

2 settembre 2016 Commenti disabilitati su LA STANZA DI CARLA | Yasmeen Godder «Stabat Mater» & «Common Emotions» Views: 1593 La stanza di Carla, News, Posts, Read, Reviews

LA STANZA DI CARLA | Yasmeen Godder «Stabat Mater» & «Common Emotions»

«STABAT MATER»
Decisamente meglio lo Stabat Mater, siglato Yasmeen Godder, anche se per un attimo ho temuto che fosse la prosecuzione del giorno prima. Ci si mette un po’ a capire quale sarà lo svolgimento del tutto, ma poi ci si lascia prendere dall’atmosfera e si partecipa di tutte le “Deposizioni” cui si assiste, e il coinvolgimento del pubblico (non più solo pubblico) è di tipo del tutto diverso da quello dello spettacolo. Quasi tutti gli spettatori sono diventati dei Cristi, esanimi e deposti con delicatezza a terra e per un po’ accuditi dai danzatori. Ciascuno, poi, libero di diventare a sua volta la Madre che compiange il Figlio. Invenzione originale e questa volta convincente. Attenti i danzatori nell’approccio con le persone e col luogo. Clima quasi mistico, aiutato anche dal canto monotono e struggente di uno Stabat Mater in chiave israeliana: per la verità è questo che mi ha affascinato di più.

  • Stabat Mater Godder 2
    Stabat Mater Godder 2
  • Stabat Mater Godder 3
    Stabat Mater Godder 3
  • Stabat Mater Godder 5
    Stabat Mater Godder 5
  • stabat mater godder
    stabat mater godder

«COMMON EMOTIONS»
Non semplice, invece, lo spettacolo di Yasmeen Godder, fatto di molti elementi, e che offre più piani di lettura, forse anche troppi. Mi sono piaciute le parti di pura danza, in particolare il momento dei tre danzatori maschi insieme (mi hanno ricordato certe danze collettive medio orientali solamente maschili). Però credo che la sostanza stia in tutto il resto, ossia nell’inserimento dei volontari, invitati di volta in volta ad agire sul palco, al di là di una coloratissima e composita cortina, che lascia solo intravvedere e intuire quanto accade, in contemporanea all’al di qua. Si crea quindi un distacco tra chi partecipa attivamente e il pubblico che rimane solo spettatore, che può solo immaginare delle situazioni di gioco, di festa, di contatti fisici a catena, di aggressioni verbali (non solo?). La fruizione dello spettacolo risulta ovviamente diversa e diverse risultano le reazioni. A me, che non amo i coinvolgimenti, ha detto poco e mi ha suggerito una gran confusione: una sorta di circo dove compaiono personaggi strani, simili a volte a stregoni, a figure tribali. Ma accetto le sperimentazioni e apprezzo i tentativi di trovare soluzioni e approcci diversi con la danza e col pubblico (purchè mi si lasci stare). Magari ne può uscire anche uno studio sociologico o psicanalitico!

Common Emotions Godder

#lastanzadicarla


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