Ho avuto bisogno di andare a leggere le note su questo spettacolo particolare, perchè proprio non capivo l’uso degli occhiali da sole, uso che istintivamente non avevo gradito. E mi dispiaceva, perchè invece tutta l’azione dei danzatori, fin dalla prima suggestiva posizione, era delicata, pulita, chiara, ordinata, anche emozionante e questo accavallarsi di occhiali sul volto, sulla testa o dove possibile mi disturbava, mi sembrava che “sporcasse” tutto il resto.
Una volta scoperte le caratteristiche di Romeo Heart, compresi appunto i suoi occhiali da sole, e le intenzioni di Tortorelli, mi si è chiarita la situazione e un mio significato al tutto sono riuscita a darlo. Ma se si voleva inventarsi una sorta di monumento agli occhiali, perchè questo titolo? quali processi mentali bisogna fare per arrivarci?
Non poteva chiamarsi…che so….Elogio dell’occhiale? Perchè le soluzioni più chiare e semplici sono quasi sempre escluse? O si voleva alludere all’aspetto dei danzatori che ad un certo punto sembravano corredati di casco per una qualche arte marziale? Oppure alla fine era necessario porre l’accento sulle persone?
Effettivamente l’accento su questo gruppo di persone va ben messo, perchè dei non professionisti che trasmettano tali grazia, vitalità e rigore sono da ringraziare, soprattutto per aver smosso qualche animo e fatto spuntare qualche lacrima.
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