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9 settembre 2017 Commenti disabilitati su #dancecompanion2017 | «The Burnt Room» di Noa Zuk e Ohad Fishof Views: 1449 Dance Companion, News

#dancecompanion2017 | «The Burnt Room» di Noa Zuk e Ohad Fishof

Cos’è #dancecompanion?

Ritorna per il secondo anno l’iniziativa nata nell’edizione 2016 di BMotion danza, tutta dedicata al pubblico della danza, sviluppatasi nell’ambito del progetto europeo Pivot Dance e in collaborazione con il corso triennale del Balletto di Roma: 14 giovani danzatori sono diventati speciali accompagnatori nelle giornate di #bmotiondanza2017, invitando gli spettatori ad assistere insieme alle rappresentazioni di danza in programma e a discutere e condividere le rispettive impressioni subito dopo gli spettacoli. Gli stessi accompagnatori sono stati chiamati anche a riflettere, in veste di artisti, sugli spettacoli e darne un feedback sul nostro blog attraverso la creazione di un profilo dello spettatore, che rifletta il punto di vista del pubblico, e un profilo del danzatore che rifletta più il punto di vista di come un artista usufruisce lo spettacolo.

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«THE BURNT ROOM» di Noa Zuk e Ohad Fishof – 24-25 AGOSTO 2017 @Palazzo Agostinelli – Bassano 

Profilo spettatore

“The burnt room” è un racconto di gesti interpretato da due giovani danzatori, accompagnati da un musicista e la stessa coreografa. Lo spettatore identifica lo spettacolo con diverse parole chiave: creativo, colorato, diversità e sfumature. Tali attributi vengono evinti dalle numerose espressioni facciali assunte dai danzatori durante la performance. La vicinanza tra audience e pubblico ha fatto sì che la tensione emotiva della prima fosse sempre costante, mentre la disposizione periferica ha giovato all’apertura di uno spazio interpretativo, dettato dalla percezione parziale dello spazio occupato dai performers. Nella parte finale dello spettacolo questi ultimi si avvicinano al pubblico tenendo una pietra tra i denti: lo spettatore avverte questo gesto come una limitazione dell’espressione verbale, distorta rispetto all’autenticità del corpo.

Profilo danzatore – spettatore

Qual è il gesto che ti è rimasto più impresso/che è stato più rappresentativo? |  Il gesto che mi è rimasto più impresso riguarda il momento in cui la danzatrice effettua un grande “cambré” fino a toccare con la schiena sul pavimento, con il viso sottosopra, e il danzatore scivola in posizione prona ponendo il proprio viso in corrispondenza del suo. (Rossella) Il gesto che è rimasto più impresso è quello creato dalla sovrapposizione delle due mani dei danzatori tramite il solo contatto di polpastrelli e parte bassa del palmo, quasi ad imitare la forma di una conchiglia. (Stella)

In che modo lo spettacolo che hai visto è per te “contemporaneo”? | La performance è contemporanea in primis perché il rapporto tra pubblico e performers è diretto, in quanto la distanza tra i due è di molto ridotta e rende la relazione tra le parti estremamente intima.

Dance Companion: Stella Leo  e Rossella Letizia

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