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Tiziana Bolfe

Profile of an artist| Tiziana Bolfe

Photo by Matteo Maffesanti

Migrant Bodies | I do rember this

Architetture del corpo copertina

30 luglio 2014 Commenti disabilitati su «Architetture del corpo» | When the movement reinvent the space Views: 2200 Watch

«Architetture del corpo» | When the movement reinvent the space

«Le coltri stanche sono le convinzioni che si sgretolano, lasciando divenire le cose ciò che sono …» ci racconta Tiziana Bolfe nel presentare il suo progetto coreografico, che trae ispirazione dalle “Tre grazie” di Antonio Canova, in una nuova versione a Villa Da Porto di Montorso Vicentino, gemma del settecento che ha ospitato anche per quest’anno il progetto “Architetture del corpo” di Operaestate Festival Veneto.

Affermazione, quella di Tiziana, che mi ha portato a pensare a quella ricerca di integrazione con lo spazio, mettendo in relazione il movimento con l’architettura e l’ambiente naturale, che la danza, fin dagli anni ’70 con le sperimentazioni “verticali” di Trisha Brown lungo le pareti di grattacieli, musei, gallerie d’arte, ha continuato a praticare con insistenza, e spesso urgenza, frequentando e invadendo gli esterni e gli interni di luoghi non convenzionali o deputati.
Lo stretto legame tra Danza&Architettura che si attiva attraverso lo spazio, comune denominatore di questo binomio interdipendente, passa anche attraverso lo “sgretolamento di convinzioni” che una opera a favore dell’altra.

Una “nuova” architettura (da leggersi come luogo non convenzionale) porta alla tenuta mobile della struttura coreografica che si lascia quindi informare dalle linee, dai volumi, dalle forme di un luogo che non è più lo spazio tradizionale di un palcoscenico. Allo stesso tempo, la danza ha una diretta conseguenza sulle regole ferree dell’architettura, abbatte la rigidità della struttura sperimentandola e reinventandola attraverso il movimento. Un grande regalo si donano quindi a vicenda le due arti: la vitale caratteristica della plasticità.

Lo “sgretolamento delle convinzioni” permette inoltre di rigettare il rapporto imprescindibile tra l’arte (architettura o danza che sia) e il suo “utilizzo” da parte della persona che la abita o dello spettatore che la fruisce, trasformandone la funzione sociale, cambiando, rafforzando o creando una nuova partecipazione e interazione, ossia una nuova idea di comunità.

Tiziana Bolfe è coreografa, danzatrice e pure architetto, la persona ideale quindi a cui far restituire una delle relazioni possibili tra Danza&Architettura, e a cui far mettere in luce come questa reciprocità possa rompere l’utopia o la dittatura di un “ambiente” statico perfetto.

Guarda la videointervista a Tiziana Bolfe

Architetture del corpo Tiziana Bolfe

 

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